PIAZZA FERDINANDO DI SAVOIA
PROGETTO

Fabrizia Berlingieri

COMMITTENTE

Comune di Peschiera del Garda

LOCALIZZAZIONE

Peschiera del Garda, Verona

TIPOLOGIA DELL'INCARICO

Concorso di progettazione

DATI DIMENSIONALI
IMPORTO OPERE

1.080.000 euro

Leggere, in modo tendenzioso e progettuale, il corpo di una città implica osservarne le stratificazioni che nel corso dei secoli hanno costruito la sua attuale configurazione, il volto che manifesta, lo strato visibile. Nel caso di Peschiera del Garda, di questa piccola isola fortificata alle porte del fiume Mincio, lo sviluppo insediativo interno alle mura è rimasto sostanzialmente inalterato dalla iniziale configurazione cinquecentesca sia nelle giaciture principali sia nel sedime del costruito. L’area insediata si sviluppa nella zona più centrale dell’isola ed è racchiusa da un anello verde che media i due elementi: le mura e la città. Come una conca scavata nella pietra essa si sviluppa con geometrie e misure precise, definite dai due assi principali urbani - via Fontana e via Dante Alighieri -, che proporzionano tutto lo sviluppo urbano circostante. Piazza Ferdinando di Savoia risulta storicamente essere un vuoto urbano, un’area di confine prima, con la presenza delle tracce murarie, ed area libera dopo, una mancata testata urbana, in cui il vuoto sembra esserne attore protagonista, il suo carattere predominante.
L’intuizione che il vuoto debba essere un tema progettuale da investigare fa sì che le prime idee progettuali tendano a non ri-portare la misura del costruito e degli isolati urbani all’interno dell’area, ma al contrario a delimitarne i confini, a disegnare un limite al costruito affinchè lo spazio della piazza conservi il carattere di vuoto urbano e di unicum, di omogeneo invaso spaziale al negativo. Il segno fondamentale del progetto diventa una lunga seduta che definisce due ambiti spaziali differenti: un’invaso trasversale alle quote urbane che va dalla Chiesa alla Darsena, ed un altro punteggiato e misurato dagli elementi verticali dell’illuminazione e dalle sedute che ha un quota costante raccordata alla strada via XXX Maggio che ne fiancheggia e delimita il perimetro. Le due spazialità di progetto, la città ed il vuoto, concorrono così a formare una separazione liminare, una sottile differenza lasciando inalterato l’invaso della piazza ed il suo carattere di spazio aperto ed omogeneo, attraverso progressivi terrazzamenti che spostano le relazioni della città verso il paesaggio del canale e delle mura.